Un magnetico affresco tra jazz e Mediterraneo nel nuovo album del quartetto di Librasi, De Aloe, Nardi e D’Auria. Uno sguardo ‘rigorosamente laico’ sulle musiche del Mare Nostrum tra scrittura e improvvisazione
Dune: il dialogo tra Oriente e Occidente di Sharg Uldusù 4Tet
Sharg Ulsudù 4Tet
DUNE
Abeat Records/ distribuzione IRD
10 brani – 49.11 min.
 

 

Sharg Uldusù 4Tet:

Ermanno Librasi: metal & bass clarinet, balaban, furulya
Max De Aloe: chromatic & bass harmonica, percussion
                                                                       Elias Nardi: oud
Francesco D’Auria: drums, percussion, hang
“L’arte e la società civile sono sempre state avanti rispetto al sentire politico/istituzionale. Esiste già un nuovo mondo nel quale gli uomini si riconoscono nella loro umanità e non si discriminano per provenienza o colore della pelle, però mancano la forza e la cultura diffusa in grado di vincere pregiudizi, interessi e calcoli meschini. Forse musiche come la nostra – dallo sguardo rigorosamente laico – possono accelerare questo processo di integrazione tra culture che spesso la politica vuole tenere distanti. È proprio il dialogo il nostro principale obiettivo!”. Quando parla di musica e del suo nuovo disco, Ermanno Librasi immagina qualcosa di molto alto, che possa superare il contributo dei singoli musicisti per creare un incontro, un riconoscersi, un dialogo. E’ questo l’obiettivo più significativo di Sharg Uldusù 4Tet, orgoglioso di un album fresco e affascinante come Dune, pubblicato da Abeat Records e distribuito da IRD.
Dune non è solo la fotografia di un percorso tra geografie reali e immaginarie, tra musiche di varie aree del mondo come il jazz e quella tradizionale dell’altra sponda del Mediterraneo. E’ anche il fermo-immagine che immortala un quartetto di musicisti carismatici e creativi, che portano in dote il frutto di numerose esperienze individuali e collettive. Sharg Uldusù 4Tet è un’evoluzione dell’Ensemble Sharg Uldusù (che in lingua azera significa “Stella d’Oriente”) di Ermanno Librasi, Elias Nardi e Zakaria Aouna: dopo aver incontrato Max De Aloe nel 2012, l’Ensemble approfondisce sempre di più l’ipotesi di connessione con il jazz fino a ufficializzare la nascita del quartetto con l’ingresso di Francesco D’Auria.
 
Dune è proprio il primo passo di questo inedito organico dopo i tre album dell’ensemble: “Dune è suonato da una nuova formazione, con tutto ciò che comporta dal punto di vista sia della ricerca timbrica che degli obiettivi che si propone di raggiungere. Abbiamo allargato il campo d’azione verso nuovi suoni rappresentati dalla armonica/fisarmonica di Max e dalle percussioni di Francesco, dialoghiamo col jazz più raffinato e lanciamo ponti verso sonorità originali che superano frontiere e pregiudizi. Il fraseggio suonato dall’oud di Elias si fonde con le ance libere di Max, il clarinetto basso di Ermanno sostiene le frequenze più profonde insieme alla cassa della batteria e la fisarmonica introduce quella “terza dimensione” armonica che la tradizione del vicino/medio oriente non conosce”.
Brani popolari e colti di tradizione afgana, turca e turco/rom, pezzi originali scritti dai quattro musicisti, la popolare Nihawend Lunga di Tamburi Cemil Bey in apertura: Dune si nutre di svariate suggestioni dovute anche all’uso di timbriche peculiari e seducenti come oud, balaban, furulya, bass harmonica, hang etc. e oltre al dialogo come obiettivo centrale del progetto, mostra anche lo scambio prettamente strumentale tra i membri del quartetto, con un occhio all’improvvisazione e la partecipazione in due episodi del percussionista Emanuele Le PeraSharg Uldusù 4Tet è anche un affiatato gruppo live, come dimostreranno i concerti di un tour promozionale che si preannuncia ricco di sorprese:
Venerdì 6 Novembre 2015
ore 21.00
Hotel Cristallina
Coglio (Vallemaggia – Locarno)
Svizzera
 Sabato 7 Novembre 2015
  data da definire
Domenica 8 novembre 2015
ore 21.00
Caffè Teatro
Via indipendenza 10
Samarate (VA)
Info:
Sharg Uldusù:
Abeat Records:
Ufficio stampa Synpress44:

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